L’Accademia LABA di Brescia lancia un progetto sperimentale unico in Italia con laboratori didattici completamente nel Metaverso
E se il Metaverso fosse uno strumento per un’istruzione efficace e innovativa? A sperimentare questo interrogativo è la Libera Accademia di Belle Arti – LABA di Brescia, la prima Accademia in tutta Italia a lanciare un laboratorio didattico completamente nel Metaverso.
Visori 3D e altri dispositivi hardware e software saranno a disposizione di circa mille studenti. Questi vivranno con un proprio avatar esperienze virtuali applicate a vari ambiti disciplinari:
- graphic design: sperimentazione e creazione modelli 3D dei vari progetti;
- fotografia: modellazione landscaping e framing;
- cinema: nuove tecniche sperimentali audiovisive;
- pittura: utilizzo di virtual software per la creazione di elementi artistici e tool di fashion design;
- scenografia: creazione di modelli 3D per un world building su misura.
D’altronde, nel mondo della moda e del design esistono già dei cataloghi virtuali che consentono di vestire gli avatar con abiti griffati e di arredare uffici e appartamenti con stili unici.
A partire da settembre, dunque, con l’inizio del nuovo anno scolastico, una serie di lezioni saranno tenute completamente nel Metaverso. Saranno gli stessi studenti a sperimentare questa nuova tipologia didattica, suggerendo il miglior Metaverso possibile per un’Accademia LABA virtuale e all’avanguardia.
Lanciato anche un Manifesto, “Estetica dei Metaversi”, per la definizione di una realtà virtuale umana e sostenibile, in cui non ci siano alienazione e perdita di controllo. Il primo punto del Manifesto, infatti, si conclude con parole riprese dal film Ready Player One di Steven Spielberg che recitano: “la realtà è l’unico posto dove consumare un pasto decente”.