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L’economia dei Metaversi

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Cos’è il Metaverso e perchè Facebook ha deciso di puntare tutto sul Meta?

L’interessante servizio delle Iene andato in onda qualche giorno fa, ci mostra da vicino la vita nel Metaverso. La crescente attenzione per il Metaverso ha avuto inizio negli ultimi mesi, quando Facebook ha deciso di cambiare nome in Meta. “Il Metaverso per noi è l’internet del futuro” queste le parole del Country Manager di Fb/Meta.

I Metaversi italiani

Gli italiani stanno già esplorando, con successo, le opportunità del Metaverso. Ce lo spiega Gianluca Comandini, imprenditore ed esperto di tecnologia.

Partiamo dal primo Metaverso italiano, Nemesis, una piattaforma di facile accesso in quanto permette di utilizzare log in già creati per altri canali come Facebook, Google o Apple. In questo mondo virtuale, in base alle missioni completate, si collezionano NEMS, ovvero la criptovaluta vigente in Nemesis. Infatti, ogni Metaverso ha la propria moneta. All’interno della città virtuale è possibile accedere grazie alla creazione di un avatar, il quale può essere personalizzato in modo da rappresentare uno status symbol per gli altri abitanti del Metaverso.

“Mi immagino, in un prossimo futuro, che sull’etichetta di un capo appena acquistato, ci sarà un QR code da scansionare. In modo da ritrovarci quel capo di abbigliamento istantaneamente sul nostro Avatar, magari pagando pochi euro in più. Quindi, la domanda e l’offerta del mercato verrà replicata nel Metaverso”. Dunque, chiudere affari reali all’interno del Metaverso è possibile, così come convertire la cripto moneta utilizzata in euro o in un’altra criptovaluta.

Altro Metaverso è Decentraland. E’ il primo mondo virtuale che appartiene ai suoi utenti, in quanto è decentralizzato quindi non è di proprietà di un’azienda. Ogni “pezzetto” di terreno appartiene all’utente acquirente, attraverso l’impiego di una criptovaluta, il MANA. Il Mana è la trentesima criptovaluta più utilizzata. Al momento nel mondo Decentraland ci sono più di 4 miliardi di euro, sotto forma di Mana. Con 800 milioni di scambi solo nelle ultime 24 ore.

In Decentraland è di vitale importanza la personalizzazione dell’avatar. E’ infatti possibile comprare i “collezionabili”, accessori e vestiti per farsi riconoscere ed affermare il proprio status d’élite. Così come avviene nella vita reale.

Ulteriore metaverso analizzato è Sandbox. Risulta essere quello in cui ci sono più capitali, in quanto l’interesse maggiore è comprare i terreni, visibili attraverso piccoli quadrati verdi, mentre quelli di colore bianco sono ancora possibili da acquistare. Un piccolo quadrato può arrivare a costare mediamente tra i 18 ed i 20 mila euro a salire.

L’ultimo metaverso oggetto della puntata è Over. Metaverso italiano, che ha scelto di seguire un approccio diverso, attraverso la mappatura del pianeta utilizzando una serie di esagoni, che corrispondono a veri luoghi geografici. Caricando il proprio selfie, anche l’avatar ha un aspetto realistico, ed è in grado di interagire con gli altri abitanti di Over.

Il Metaverso e le celebrità

Il servizio si conclude aprendo una breve parentesi sulle celebrità che utilizzano Sandbox . Snoop Dogg nelle ultime ore ha guadagnato 44 milioni di dollari. Il pass per poter accedere al suo party privato nel metaverso, costa 3460 dollari.

“Il motivo per cui Facebook ha deciso di cavalcare subito questo trend, e cambiare il nome in Meta è per reagire il più velocemente possibile all’emergenza dello svuotarsi di utenti sul social. Perchè sa che tra pochi mesi entrerà nei Metaversi”. Questo il commento finale dell’esperto.

Maria Antonietta Ferraro