Mario Vento

Mario Vento, residente ad Avellino, a 24 anni si laurea con lode in Ingegneria Elettronica e consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria dell’Informazione nel 1989, entrambi dall’Università di Napoli “Federico II”.

Ricercatore a 30 anni, Professore Associato a 38 e Ordinario a 42, giovanissimo, a 44 anni, ottiene un importantissimo riconoscimento scientifico, attribuito solo allo 0.25% degli scienziati a livello mondiale nel settore della Pattern Recognition, per la rilevanza delle sue ricerche sull’Intelligenza Artificiale: è “Fellow Scientist” dell’associazione scientifica Internazionale IAPR.

Si interessa di Intelligenza Artificiale e Robotica Intelligente dall’inizio della sua carriera accademica e il suo obiettivo è quello di rendere le macchine ed in particolare i robot in grado di comprendere ciò che li circonda: riconoscere oggetti e persone, per queste ultime stimare l’età, il genere e carpirne le emozioni a partire dal volto, nonché le attività che stanno svolgendo, con la più generale mira di progettare robot in grado di interagire con gli esseri umani per svolgere compiti tipici degli umani.

Queste attività scientifiche hanno condotto il prof. Vento a molteplici e prestigiosi riconoscimenti a livello scientifico, sin dall’inizio della carriera: a 44 anni e per 2 volte successive è eletto presidente del Comitato Tecnico Internazionale su “Graph Based Representation in Pattern Recognition”, ed è editor di importanti riviste scientifiche, come ”Electronic Letters on Computer Vision and Image Analysis” e Pattern Recognition.

L’impatto scientifico delle sue ricerche sull’Intelligenza Artificiale è tale da collocare il prof. Vento, già dal 2015 nella lista dei scienziati italiani più importanti a livello nazionale nel settore ingegneria, e poi nel 2017, al 67000 posto tra più influenti scienziati a livello internazionale nelle varie discipline; un risultato importante tenuto conto dei circa 12 milioni di scienziati attualmente attivi nel mondo.

I suoi lavori scientifici, tutti pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche o presentati a rilevanti congressi scientifici sono circa 300 e circa 9400 le citazioni ricevute ad oggi, con alcuni contributi citati oltre 1000 volte.

La sua carriera familiare è ricca di grandi successi: la moglie, Sandra, 33 anni al suo fianco e tre figli Manuela, Giulia e Bruno, motivi di grande orgoglio.