La missione 1 del Pnrr è relativa alla digitalizzazione, con una percentuale dei fondi destinati ai Comuni del 9%.
La Missione 1 del Pnrr, che spinge verso la transizione digitale, destina il 5,5% delle risorse a “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”, e il 3,2% “Turismo e cultura 4.0”.
Gli obiettivi di digitalizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si collegano con la missione della Pa Digitale. Ai Comuni italiani è stata, infatti, destinata la prima tranche di avvisi relativi a finanziamenti di digitalizzazione, con un ammontare complessivo di circa 400 milioni di euro per cinque tipologie di interventi, in relazione a: rafforzamenti dell’identità digitale, dei servizi PagoPA e appIO; migrazione dei dati sul cloud e implementazione della piattaforma notifiche.
Inoltre, i piccoli Comuni, aderendo a tutte e cinque le aree di intervento, saranno beneficiari di importi fino a 250mila euro, i Comuni medi fino a 800mila euro e quelli più grandi da 2 milioni a salire. L’obiettivo è rendere l’istituzione comunale il punto di partenza per la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, in quanto maggiormente vicino ai cittadini.
In relazione all’assegnazione dei fondi Pnrr ai comuni, è possibile consulatare una banca dati creata da Ifel, Istituto per la Finanza e l’Economia Locale. Realizzata attraverso la raccolta e l’analisi dei decreti e delle graduatorie pubblicate dalle amministrazioni.
Alessandro Canelli, presidente di Ifel e sindaco di Novara, commenta: ” I Comuni stanno facendo la loro parte. Per loro il Pnrr sta funzionando, pur con tutte le difficoltà dovute anche alla carenza di personale. Sono state già bandite 35 mila gare per un valore di 17 miliardi e 732 mila euro su un totale di assegnazioni agli enti locali pari a 34,1 miliardi di euro. Le assegnazioni per il 36,2% sono localizzate al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno”.
Maria Antonietta Ferraro