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Competenze digitali, risorse fino a 500 milioni di euro

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Il ministro per la Transizione digitale Colao annuncia “Sul piatto ci sono 500 milioni. Puntiamo a formare milioni di persone con e-skill di base”.

Per accelerare la formazione sulle competenze digitali, il PNRR prevede 3 interventi, per un totale di 500 milioni di euro:

  • Il servizio civile digitale: entro il 2024 10mila volontari fornire competenze digitali a 1 milione di cittadini.
  • 3mila punti di facilitazione digitale: 2 milioni di cittadini, di tutte le età, da formare digitalmente con giovani-facilitatori.

Questi due progetti saranno finanziati con 195 milioni di euro.

Invece 300 milioni serviranno a realizzare il fondo della Repubblica digitale: sarà investito in 5 anni per la formazione delle competenze.

Il programma ministeriale

L’attivazione dei bandi e le attività sono già state programmate dal Ministero per la Transizione digitale. L’attivazione del primo bando è prevista per il primo semestre di settembre 2022. Mentre nei primi sei mesi del 2023 è prevista l’attivazione del secondo bando in materia di Servizio Civile digitale e convenzioni con le Regioni per i servizi di formazione digitale.

Per il secondo semestre 2023 sono in agenda i bandi regionali per i servizi di facilitazione attivi e per l’attivazione/potenziamento dei nodi di facilitazione digitale. Il terzo bando, previsto per il primo semestre del 2024, si pone l’obiettivo di formare 3 milioni di cittadini, attraverso le varie iniziative messe in campo.

Il forte intervento di accelerazione ed implementazione di programmi sul digitale viene così commentato dal Ministro Colao – “Abbiamo bisogno di più persone con competenze digitali. Tutti dovrebbero fare corsi per acquisire competenze digitali per qualunque lavoro. Ogni professione beneficerebbe delle competenze digitali per la qualità del lavoro stesso”. Ed è per tali ragioni che “A settembre usciranno i primi bandi per le competenze digitali di base, corsi brevi, iniezioni di digitale, non la grande preparazione che è, invece, prettamente relativa ai corsi di laurea in materie digitali”.

Maria Antonietta Ferraro