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Greenvest: puntiamo a soluzioni digitali contro la siccità

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Greenvest rileva che in Italia in media va perso il 42% dell’acqua immessa, con punte di oltre il 60% che scendono a 20%

Contro gli sprechi di acqua dovuti alla dispersione nella rete di distribuzione in tempo di siccità, la soluzione è nella digitalizzazione e nella tecnologia. Lo assicura Carlo Capogrossi Colognesi, Ad di Greenvest, società di servizi energetici integrati. Numeri allarmanti, specie se paragonati al 8% della Germania o al 4% della Danimarca, che portano il consumo pro capite annuo a 200 litri.

Per limitare sprechi e dispersioni di acqua, dunque, “occorrono investimenti ingenti per rinnovare la rete idrica che si estende per 550mila chilometri.  Gran parte è da digitalizzare rilevando punti critici ed ottimizzandone la distribuzione, specialmente al Sud, dove c’è meno disponibilità di acqua e maggiore dispersione”.

Il commento degli esperti

Con il cambiamento climatico in atto e le temperature estive sempre più tropicali, osserva Greenvest, la grande sfida di oggi è contro la siccità. “Nel prossimo futuro sarà fondamentale realizzare sistemi di gestione di tutti gli impianti e delle tecnologie al servizio di un immobile, residenziale o commerciale, per giungere a un efficientamento nell’utilizzo di acqua”.

Questo il commento di Capogrossi Colognesi, co-fondatore insieme a Luciano Brusadelli di una delle più giovani e innovative aziende italiane fondata a Roma nel 2011 che opera nel settore dell’energia rinnovabile e della digitalizzazione del processo idrico.

Per le aziende, suggerisce Capogrossi Colognesi, “una delle soluzioni è intervenire sul recupero e il riciclo delle acque che entrano nel ciclo produttivo”. Mentre per la scarsa disponibilità di acqua necessaria per l’irrigazione in ambito agroalimentare “devono essere cambiate in maniera innovaativa le modalità di irrigazione e di coltivazione. L’idea è di farlo attraverso sistemi sostenibili che prevedono il corretto utilizzo dell’acqua con l’uso di sensori posizionati nel suolo. Il campo quindi diventa smart.”