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In vigore il Data Act: uso equo dei dati in Ue

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Entra in vigore il Data Act, il nuovo pacchetto di regole Ue in merito all’ accesso e utilizzo dei dati generati nel territorio europeo in tutti i settori economici

Obiettivo primario del Data Act è garantire l’equità nell’ambiente digitale, stimolare un mercato dei dati competitivo, aprire opportunità per l’innovazione basata sui dati e rendere i dati più accessibili a tutti gli attori coinvolti.

Il Data Act mira a conferire a privati e aziende un maggiore controllo sui propri dati. Regola la condivisione dei dati tra business to consumer , business to business e business to government.

La nuova regolamentazione vuole facilitare l’iter di passaggio da un fornitore all’altro di servizi di elaborazione dei datimette in atto misure di salvaguardia contro il trasferimento illegale di dati da parte dei cloud provider e prevede lo sviluppo di standard di interoperabilità per il riutilizzo dei dati tra i vari settori.

Il Data Act verrà applicato a partire dall’ 11 settembre 2025.

Dal lato utente, il Data Act darà la possibilità ai fruitori di servizi o prodotti connessi di richiedere l’accesso ai dati generati da questi dispositivi e di condividere tali dati con terze parti. Ciononostante, gli incentivi per i produttori a investire in prodotti e servizi di generazione di dati saranno preservati e i segreti commerciali rimarranno protetti.

Inoltre, gli enti della PA potranno accedere e utilizzare i dati posseduti dal settore privato così da rispondere efficientemente alle emergenze pubbliche. La legge sui dati protegge anche le imprese europee da condizioni contrattuali abusive nei contratti di condivisione dei dati che una parte contraente impone unilateralmente all’altra. Ciò consentirà alle pmi di partecipare più attivamente al mercato dei dati.

Maria Antonietta Ferraro