Il progetto di Italgas interesserà i comuni di Macerata, Fabriano, Montesilvano e Silvi e prevederà la costruzione di reti con tecnologie IoT che favoriscano l’analisi massiva dei parametri
Con un accordo tra Italgas e i Comuni di Macerata, Fabriano, Montesilvano e Silvi, compresi tra le province di Ancona, Pescara e Teramo, in Abruzzo e Marche, si partirà a breve con la costruzione di una rete di condutture per l’erogazione del gas della lunghezza totale di ben 650 chilometri. La particolarità del progetto è che queste nuove infrastrutture saranno totalmente dotate di sistemi IoT (Internet of Things) lungo tutto il percorso, per favorire la ricezione di dati che possano creare un sistema di monitoraggio efficiente delle condutture.
La trasformazione digitale delle infrastrutture nell’Italia centrale
Secondo Italgas e le Amministrazioni comunali le reti avranno il compito di trasportare attraverso le regioni dell’Italia centrale enormi quantità di gas rinnovabili come biometano e idrogeno. Ecco le tratte che verranno costruite:
- 196 chilometri, per 850 mila euro a Macerata
- 150 chilometri, per 650 mila euro a Fabriano (AN)
- 219 chilometri, per 650 mila euro a Montesilvano (PE)
- 93 chilometri, per 600 mila euro a Silvi (TE)
I lavori hanno preso in realtà già il via dal mese di febbraio e prevedono entro la metà del 2023 il completamento delle tratte considerando anche la costruzione di 91 impianti di riduzione della pressione. Attualmente il 65% di tali dispositivi è stato completato. Costo totale dell’intervento è di circa 3 milioni d’euro.
La digitalizzazione delle infrastrutture
Il processo di transizione digitale per le infrastrutture, seppur a rilento rispetto ad altri Paesi europei, in Italia inizia a prendere piede. Lo scopo, nel caso specifico delle infrastrutture come le condutture, è quello di fornire un monitoraggio in tempo reale dei parametri fisici delle reti. Si riuscirà così a creare un quadro preciso dell’efficienza delle infrastrutture che in Italia, soprattutto per quanto riguarda le condutture idriche, risultano assai datate e fallaci. Big data, gestione delle crisi e il passaggio da una manutenzione tradizionale a predittiva, con la pianificazione di interventi al sopraggiungere di parametri critici e non solo a danno avvenuto, sono il futuro del mondo delle infrastrutture. Su tutto il territorio sono già stati installati misuratori intelligenti si ultima generazione (smart meters), in grado di trasmettere in maniera autonoma il dato specifico delle prestazioni e dei consumi, ma l’impegno sulla digitalizzazione ha ancora molti passi da compiere.