La Commissione Irlandese per la protezione dei dati multa Meta per 1,2 miliardi di euro.
L’accusa rivolta a Meta dalla Commissione e dal Garante Privacy è di non aver rispettato le norme del Gdpr, in relazione al social Facebook. La sanzione (1,2 miliardi di euro) risulta essere la più alta mai imposta in Europa, nell’ambito della protezione dei dati.
Nello specifico, l’accusa è relativa al trasferimento di dati personali di utenti dallo Spazio economico europeo agli Stati Uniti, violando apertamente le norme europee in materia. Inoltre, la sanzione comporta lo stop al trasferimento di tali dati entro cinque mesi dalla notifica e conformarsi al Gdpr entro sei mesi.
La Presidente del Comitato europeo per la protezione dei dati (Edpb), Andrea Jelinek, in merito all’accaduto commenta:”L’Edpb ha scoperto che l’infrazione di Meta è molto grave, poiché riguarda trasferimenti sistematici, ripetitivi e continui. Facebook ha milioni di utenti in Europa, quindi il volume di dati personali trasferiti è enorme. La multa senza precedenti è un segnale forte per le organizzazioni. Gravi violazioni hanno conseguenze di vasta portata”.
Il ricorso di Meta
Dal canto suo Meta ha già annunciato la volontà di fare ricorso: “La multa è ingiustificata e non necessaria. Migliaia di aziende e organizzazioni fanno affidamento sulla capacità di trasferire dati tra Ue e Usa. C’è un conflitto di diritti fondamentali tra le regole del governo Usa sull’accesso ai dati e i diritti europei alla privacy”.
Maria Antonietta Ferraro
