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PA digitale: investire in reskilling e formazione

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Corte dei Conti: durante l’udienza sul Rendiconto generale dello Stato per l’esercizio finanziario 2021, si sottolinea “La PA ha bisogno di riforme, ma soprattutto ha la fortissima necessità di una nuova formazione”.

I dipendenti pubblici dovranno possedere competenze sempre più multidisciplinari, soprattutto in relazione all’utilizzo dei nuovi strumenti digitali, con coerente flessibilità operativa.

Il Procuratore generale Angelo Canale afferma “Serve un massiccio intervento di riqualificazione del personale. Mediante specifica formazione che punti a sviluppare quelle aree di competenza prima trascurate, anche attraverso attività’ di reskilling. Per la digitalizzazione dei processi e dei servizi pubblici”.

In merito alle missioni PNRR, Carlo Chiappinelli, Presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite, ha sottolineato:” La soluzione delle citate problematiche non può essere affidata al solo ricambio generazionale. Serve una formazione mirata”.

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Chiappinelli ha definito “fondamentale disporre di un quadro regolatorio semplice e dinamico, sia per ciò che riguarda le procedure di affidamento, sia per quanto attiene alle fasi di pianificazione, programmazione e progettazione. Una risposta efficace sul piano organizzativo e del razionale utilizzo delle risorse umane per garantire un supporto concreto al rilancio degli investimenti pubblici e privati e, in generale, servizi rapidi ed efficienti a vantaggio di tutti i settori dell’economia del Paese rende necessarie centrali di progettazione dedicate al rilancio ed alla esecuzione di opere, anche a livello territoriale, supportate da apposite strutture tecniche in grado di favorire i processi di digitalizzazione dei diversi ambiti e settori della vita sociale: scuola, università, sanità, assistenza sociale, protezione dell’ambiente e del territorio”.

Le difficoltà economiche delle PA

Chiappinelli continua:” In alcune amministrazioni si è riscontrata in generale una bassa capacità di impegno di spesa, un fenomeno che riguarda articolazioni centrali dello Stato, dotate di adeguate strutture amministrative e delle necessarie professionalità. Se ciò avviene nei casi, per così dire, ordinari e presso amministrazioni ben strutturate – ha aggiunto – non si può sottacere la preoccupazione in vista dello sforzo aggiuntivo che sarà richiesto in sede di attuazione degli obiettivi del PNRR“.

Maria Antonietta Ferraro