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PNRR, verso la transizione digitale delle imprese

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Il Ministero della cultura ha pubblicato il bando di 155 milioni di euro per supportare la transizione digitale delle imprese.

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, tramite il bando pubblico, istituisce un finanziamento a fondo perduto in favore di micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit, operanti nei settori culturali e creativi, con l’obiettivo di guidarle verso la transizione al digitale.

Il finanziamento sarà gestito da Invitalia, e sarà possibile presentare domanda a partire dal 3 novembre, sul portale Invitalia o sul sito della Direzione generale Creatività contemporanea del MiC.

Il finanziamento si origina dai fondi del PNRR, rientrando nella Missione 1 “digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura“. Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”. Lo stanziamento complessivo è di 155 milioni di euro.

Gli obiettivi del progetto di finanziamento

Il finanziamento a fondo perduto destinato al settore culturale e creativo, si pone il perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • incrementare il livello di maturità tecnologica delle organizzazioni culturali e creative italiane e renderle competitive a livello internazionale in termini di offerta culturale digitale;
  • networking tra diverse organizzazioni creative, improntate alla sperimentazione digitale consapevole;
  • fruizione digitale e tecnologica di strumenti innovativi, efficaci, esportabili e competitivi sia del patrimonio culturale sia di espressioni e di prodotti della creatività contemporanea;
  • rinnovamento digitale dei presidi culturali, anche utilizzando le nuove tecnologie per rendere accessibili i contenuti culturali e le complessità legate al territorio. Con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita attraverso la creatività contemporanea;
  • integrazione all’interno delle dinamiche collettive e l’inclusione della cittadinanza attiva, nell’ambito dell’accesso alla cultura, in particolare nelle aree marginali;
  • stabilizzare le figure professionali in ambito culturale formate in termini di competenze tecnologiche e informatiche, da impiegare in modo continuativo all’interno dei presidi culturali.

Mentre, il fondo opera nei seguenti settori:

  • musica;
  • audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
  • moda;
  • architettura e design;
  • arti visive (inclusa fotografia);
  • spettacolo dal vivo e festival;
  • patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
  • artigianato artistico;
  • editoria, libri e letteratura;
  • area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).

Interventi ammissibili

Gli interventi previsti dal bando riguardano:

  • la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online;
  • la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico e verso l’estero;
  • la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione), volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale;
  • la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione e diffusione, anche a livello europeo;
  • l’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e allo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based.

Maria Antonietta Ferraro