Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao, firma il decreto attuativo per l’avvio della raccolta firme digitale legata ai referendum.
Il Decreto attuativo contiene sia le disposizione del Garante della Privacy, che quelle del Ministero della Giustizia. La nuova piattaforma ha la funzione di raccogliere le firme dei cittadini in modalità elettronica, per la partecipazione ai referendum e i progetti di legge di iniziativa popolare.
La piattaforma garantirà piena digitalizzazione del processo, rispettando i requisiti legali di sicurezza e adeguatezza tecnologica. Inoltre, la piattaforma, ora in fase di aggiornamento, è interrelata con l’Anagrafe nazionale della popolazione residente delle liste elettorali comunali, anche in modo da assicurare la verifica automatica della qualifica di elettore dei sottoscrittori.
Le funzioni della piattaforma
La nuova piattaforma si compone di due macro aree: pubblica e privata. L’area pubblica è destinata ai cittadini che vogliono firmare una proposta di referendum o di legge popolare. I cittadini potranno visionare le varie proposte di referendum, con annesse indicazioni numeriche relative al quorum da raggiungere ed ai soggetti firmatari.
L’area privata è dedicata ai soggetti promotori ed al personale della Corte di Cassazione. I promotori potranno scegliere la tipologia di iniziativa da registrare, richiedere il caricamento della proposta, visionarne l’anteprima e, una volta confermata la correttezza dei dati inseriti, dare avvio immediato alla raccolta delle firme. Il personale della Corte di Cassazione, sarà deputato a controllare l’intero iter di raccolta delle firme.
L’identità digitale è di fondamentale importanza per accedere ai servizi della piattaforma. Infatti, essa risulta essere funzionale sia per i promotori che per gli elettori, che possono firmare attraverso Spid o la carta d’identità elettronica.
Maria Antonietta Ferraro