La ricerca di Salesforce sulla percezione della PA digitale da parte dei cittadini. Troppo complicata per il 38% degli italiani.
Dalla ricerca effettuata da Salesforce emerge che il 38% degli italiani reputa l‘user experience delle piattaforme della PA troppo complicata. E il 75% sarebbe disposto a cedere un maggior numero di dati se le comunicazioni fossero più puntuali, coinvolgenti e rilevanti. Inoltre, il 51% degli utenti chiede più servizi in ambito sanità, il 45% in quella dell’anagrafe e il 40% in quella delle tasse.
Lo smartphone è risultato essere lo strumento privilegiato per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. Oltre il 60% degli italiani dichiara infatti di utilizzare il proprio smartphone per accedere ai servizi digitali messi a disposizione dagli enti pubblici, mentre poco meno di 1 italiano su 3 accede ancora a queste piattaforme tramite desktop.
Così come l’utilizzo dello SPID, che vince sulla CIE (Carta di identità elettronica). Infatti, il 70% degli intervistati afferma di accedere ai servizi digitali della PA unicamente tramite codice SPID, mentre il 16% solo tramite Carta d’Identità Elettronica.
Le preferenze degli utenti italiani
Secondo il 36% dei cittadini la PA dovrebbe permettere di avere un unico accesso per tutti i servizi digitali. E 1 italiano su 5 vorrebbe che i processi di registrazione e autenticazione dell’identità venissero semplificati.
Quanto alla valutazione del servizio offerto, solo 1 italiano su 3 lo descrive come ottimo, mentre il 29% sottolinea il basso numero di servizi digitali offerti, mentre il 18% ha evidenziato che sono caratterizzati da un’eccessiva complessità. Una piccola seppur rilevante parte (12%) afferma addirittura di non saper come accedere ai servizi digitali della PA italiana.
In merito ai servizi più richiesti, dalle interviste emerge che il 51% degli italiani vorrebbe più servizi nell’area della sanità, il 45% in quella dell’anagrafe e il 40% in quella delle tasse.
Altre aree da tenere a mente per aggiunte, secondo gli intervistati, servizi relativi a passaporti, permessi di viaggio e di residenza (38%), servizi di motorizzazione e trasporti (34%), servizi legati all’educazione (32%), e servizi legati al sistema di previdenza sociale (31%).
Anche sul futuro i cittadini italiani hanno le idee chiare: più servizi digitali legati all’emissione di documenti e certificati (rispettivamente desiderati dal 52% e dal 48% degli intervistati), più servizi digitali per il pagamento di canoni e/o sanzioni (40%) e per l’iscrizione a servizi per l’impiego (31%).
Riflessioni conclusive
“Grazie ai fondi messi a disposizione dal PNRR le amministrazioni potranno erogare servizi in modo nuovo, semplice, veloce, univoco, tracciabile. Senza digitalizzare i vecchi processi ma pensarne di nuovi adottando piattaforme nativamente digitali – dichiara Paolo Bonanni, Senior Director, Strategy & Business Development, Public Sector Salesforce Italia. – Il Crm di Salesforce permette alle Amministrazioni di interagire con cittadini e imprese direttamente dove loro si trovano favorendo una relazione trasparente, una comunicazione personalizzata, rilevante ed accessibile attraverso i diversi canali”.
Maria Antonietta Ferraro