Digitalizzazione e contratti pubblici: presentazione delle Regole tecniche per le piattaforme di e-procurement.
L’Agenzia per l’Italia Digitale, d’intesa con ANAC e Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha recentemente pubblicato il provvedimento contenente i requisiti tecnici e le modalità di certificazione delle piattaforme di approvvigionamento digitale, come previsto dall’art. 26 del nuovo Codice dei contratti (D.lgs. n. 36/2023).
La trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione, così come prevede il Piano Triennale per l’informatica nella PA, si basa sulla semplificazione e sull’innovazione dei processi, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi al cittadino e alle imprese. La digitalizzazione degli appalti pubblici è parte fondamentale di questo percorso e contribuisce a snellire e accelerare le procedure di
acquisto delle amministrazioni, ad allargare la partecipazione dei soggetti che operano nel mercato e a rendere il ciclo di vita degli appalti ancora più trasparente, rendendo semplici e puntuali i necessari controlli.
Il documento contenente le Regole tecniche di e-procurement è il risultato dei numerosi confronti organizzati dall’Agenzia nell’ultimo anno. Una consultazione permanente del mercato, avviata da AgID già nell’aprile del 2022 con la precedente normativa e proseguita nell’ambito del nuovo Codice, che ha consentito di coinvolgere tutti gli attori dell’ecosistema dell’e-procurement. L’approccio aperto “open innovation” ha evidenziato, da parte degli operatori del settore, la capacità di produzione di soluzioni digitali per il procurement pubblico, favorendo inoltre l’emersione di proposte e suggerimenti volti a definire regole tecniche coerenti con lo stato attuale di implementazione delle piattaforme di approvvigionamento e abilitanti, delineando inoltre le evoluzioni strategiche necessarie per la digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici.
Comunicato stampa