Il convegno all’Ara Pacis di Roma ha messo in luce che l’economia circolare, intesa nella sua dimensione strategica, rappresenta la leva per ridisegnare il modello economico in termini di sostenibilità e competitività, e l’innovazione – tecnologica, ma non solo – ne è la premessa fondamentale.
La circolarità come chiave di volta di un nuovo paradigma economico, per andare a ridisegnare l’intera catena del valore e rendere il sistema economico più competitivo, sostenibile e resiliente: è quanto emerso con forza dal convegno ‘Innovazione per la circolarità: soluzioni a prova di futuro per trasformare l’economia di un Paese’. All’’evento, moderato dal giornalista Gianni Riotta, hanno partecipato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Michele Crisostomo, Presidente del Gruppo Enel, Ami Appelbaum, Chief Scientist and Chairman of the Board of the Israel Innovation Authority, Katia Da Ros, Vicepresidente di Confindustria, Luigi Nicolais, Presidente COTEC – Fondazione per l’Innovazione Tecnologica ed Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola.
“Scegliere l’economia circolare come asse portante del proprio modello di business significa ripensare l’intera catena del valore e adottare un paradigma di sviluppo in cui decarbonizzazione ed efficienza nell’uso delle risorse e nei processi produttivi, rinforzandosi a vicenda, rendano possibile una transizione energetica giusta e sostenibile – ha dichiarato Michele Crisostomo, Presidente Enel. – Una strategia sostenibile è l’unica davvero efficace, nel medio ma soprattutto nel lungo periodo, per realizzare progressivamente l’indipendenza energetica favorendo, al contempo, l’innovazione: in ambito tecnologico, certo, ma anche di governance e normativa. Questa è la visione di Enel, che dalla convergenza tra decarbonizzazione ed economia circolare ricava il perno dell’intera strategia del Gruppo”.
“Il nostro sistema, fatto da migliaia di imprese, si sta dimostrando essere un vantaggio competitivo per l’Italia rispetto ad altre nazioni – ha dichiarato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy. – In un contesto socioeconomico in cui le imprese sono chiamate a rispondere con prontezza alle sfide di un mercato in evoluzione, è necessaria una politica industriale nazionale che poggi innanzitutto su una nuova politica industriale europea. Dobbiamo convincere le istituzioni UE ad agire con maggiore pragmatismo, secondo una visione più adeguata alla realtà, alla sfida della transizione ecologica e industriale. Stiamo lavorando ad un piano Transizione 5.0 che coniughi gli obiettivi della digitalizzazione con quelli della transizione ecologica, anche puntando all’utilizzo delle risorse di REPowerEU, e la Gigafactory 3 Sun di Enel è un esempio di investimento sul doppio binario innovazione e sostenibilità.”
Partendo da esempi concreti su come realizzare la transizione verso un sistema economico sostenibile, con focus su transizione energetica e filiere di approvvigionamento delle materie prime, l’evento ha fornito un’ampia disamina di come l’economia circolare sia la chiave per rendere il Paese sostenibile e al tempo stesso competitivo. Un risultato in vista del quale è necessario agire lungo tutta la catena del valore: dal design e dalle risorse utilizzate (fonti energetiche e materie prime) lungo tutta la vita di asset e prodotti, estendendone la vita, favorendone riuso e rimanifattura, e infine riciclandoli. Per questo leve come l’innovazione e la finanza sono fondamentali, perché è necessario sviluppare nuove soluzioni e poi scalarle.
Un percorso in cui Enel crede da tempo e che racconta nel documento “Enel per l’Italia: viaggio nell’Economia Circolare”, il documento – reso disponibile a dicembre 2022 – che illustra i vari ambiti d’azione legati alla scelta strategica della transizione circolare con tanto di esempi concreti di tecnologie e progetti avviati dal Gruppo, e che hanno nell’innovazione il proprio cardine operativo. Il “Viaggio” è articolato nei tre ambiti Modelli di Business: sull’adozione di modelli basati sui principi dell’economia circolare; Materie Prime: sull’approccio circolare e sostenibile del Gruppo in tema di materie prime sia in termini di previsione dei fabbisogni e degli impatti, sia di sviluppo e adozione di soluzioni innovative e circolari lungo tutte le fasi della catena del valore; e Città: sulle attività del Gruppo a livello di definizione di un modello di città circolare e relativi iniziative e progetti.
Il documento approfondisce le numerose declinazioni del modello circolare: dall’ambito della governance a quello della digitalizzazione, dal coinvolgimento dei fornitori al recupero e re-immissione nel ciclo produttivo dei materiali. E i frutti di questo approccio strategico si concretizzano nel cantiere della Gigafactory 3Sun di Catania, polo di eccellenza che, grazie all’integrazione tra una tecnologia innovativa ad altissima efficienza ed il recupero e riutilizzo sistematico di materiali e materie prime, non solo consente di sfruttare una fonte rinnovabile come l’energia solare ma è anche in grado di farne una tecnologia circolare in tutte le sue dimensioni: un impianto che, con il raggiungimento della massima capacità produttiva di 3 GW all’anno (prevista a luglio 2024), diventerà la più grande fabbrica di pannelli solari d’Europa.