Al momento stai visualizzando Fake news: Ue inaugura 6 nuovi hub di Edmo

Fake news: Ue inaugura 6 nuovi hub di Edmo

Condividi su

La Commissione europea istituisce 6 nuovi hub contro la diffusione di fake news, all’interno di Edmo (Osservatorio europeo dei media digitali).

L’Osservatorio europeo dei media digitali (Edmo) è una piattaforma che si basa sul networking di ricercatori, esperti di alfabetizzazione digitali ed altri studiosi. L’obiettivo è il contrasto alla diffusione sul web di fake news e disinformazione.

Le attività svolte dall’Osservatorio sono:

  •  identificazione delle organizzazioni che in Europa si occupano di fact checking, con richiesta di collaborazioni;
  • sostegno e coordinamento delle attività di ricerca sulla disinformazione in Europa, tra cui la creazione di un sistema aggiornato di articoli accademici sul tema;
  • creazione di un portale online, per fornire ad operatori dei media, insegnanti e cittadini informazioni e materiali per accrescere la consapevolezza;
  • diffusione di campagne di sensibilizzazione sull’alfabetizzazione digitale;
  • sostegno alle autorità pubbliche nelle attività di monitoraggio delle politiche utilizzate dalle piattaforme online.

I nuovi hub europei

Da una nota diffusa dalla Commissione, si legge:” I nuovi hub, che ora coprono tutti i Paesi dell’Ue, saranno operativi dall’inizio del prossimo anno, andando, così, ad integrare gli attuali otto hub già attivi dal 2021. Essi contribuiranno alla creazione di una comunità multidisciplinare, in modo da creare una rete in grado di individuare e analizzare le campagne di disinformazione, organizzare attività di alfabetizzazione mediatica a livello nazionale o multinazionale e altre attività a sostegno della lotta alla disinformazione.

Le sei proposte selezionate dalla giuria di esperti, beneficeranno dei finanziamenti dell’Ue, che ammontano a circa 8 milioni di euro, del programma Europa digitale. I nuovi hub nazionali e regionali copriranno i seguenti Paesi: Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Romania e Slovenia”.

Maria Antonietta Ferraro