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Indagine BEI: situazione Digital transformation in Italia

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Il sondaggio condotto dalla Bei (Banca europea per gli investimenti), ci mostra il livello di digital transformation nel nostro Paese. Attraverso il Digitalisation in Europe 2021-2022: Evidence from the EIB Investment Survey.  

L’indagine Bei è stata effettuata prendendo come riferimento un campione di 13.500 imprese dell’Ue e del Regno Unito. In aggiunta un campione di imprese degli Stati Uniti come confronto sistemico.

Secondo i risultati, il 46% delle aziende nell’Unione europea ha intrapreso azioni per diventare più digitali. Ma esistono differenze significative tra imprese grandi e Pmi, tra settori industriali e tra Paesi. Nell’Europa occidentale e settentrionale il 48% delle imprese ha dichiarato di aver intrapreso iniziative di digitalizzazione o di investire per diventare più digitali, rispetto al 43% dell’Europa meridionale e al 37% dell’Europa centrale e orientale. L’Italia si posiziona al 40%, sotto la media Ue e della regione meridionale.

Il punto sulla situazione italiana

In merito all’adozione di tecnologie avanzate, l’Italia si posiziona sopra la media Ue. Il 65% contro il 61% delle imprese Ue. Si rilevano profondi gap tra le grandi imprese e le pmi. Nelle grandi imprese non è digitale il 9%, nelle medie il 25%, nelle piccole il 44% e nelle micro il 47%.

Altro punto emerso è il gap Usa – Ue. La quota di imprese che utilizzano tecnologie digitali avanzate è più alta negli Stati Uniti (66%) che nell’Unione europea (61%).

Inoltre, negli Usa quasi la metà (il 48%) delle imprese non digitali ha sfruttato l’emergenza Covid per digitalizzarsi, contro il 34% dell’Ue. Nell’Unione europea il 53% delle aziende che avevano già adottato tecnologie digitali avanzate ha investito ulteriormente nella digitalizzazione durante la pandemia; negli Stati Uniti lo ha fatto il 64%.

Oltre un quarto (26%) delle imprese dell’Ue rientra nella categoria “nessuna delle due” (nessun investimento digitale di sorta), mentre solo il 18% delle imprese statunitensi non ha investito.

In conclusione, la Bei sottolinea che l’ampia quota di imprese dell’Ue che non investe nelle tecnologie digitali è preoccupante e potrebbe pesare sulla competitività futura delle imprese. Circa un dipendente su tre nell’Unione europea lavora per un’azienda che non ha adottato tecnologie digitali avanzate né investito nella digitalizzazione, rispetto a circa uno su cinque negli Stati Uniti.

Maria Antonietta Ferraro