Infratel proroga tutti i bandi legati alla Strategia Italia Digitale 2026. La deadline è fissata per il 9 maggio.
Il rinvio tocca anche i due bandi dedicati alla diffusione del 5G. In relazione alla realizzazione della nuova rete e al rilegamento in fibra ottica dei siti radiomobili per un totale di 2 miliardi di euro disponibili.
Il bando posticipato al 9 maggio, rispetto alla deadline precedente del 27 Aprile, indica un ritardo nella tabella di marcia PNRR rispetto ai tempi stabiliti dalla Commissione Europea. Infatti l’esecuzione e l’erogazione dei fondi è legata ad una serie di complicazioni.
Il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), ha assegnato 2 miliardi di euro per i contratti di sviluppo del Ministero dello sviluppo economico. Ha, inoltre, approvato la modifica del piano finanziario del Piano Sviluppo e Coesione del Mise. Con il trasferimento delle risorse al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, per investimenti nelle reti ultraveloci a banda ultra larga fissa e 5G.
I due bandi per la diffusione del 5G
I due interventi sono finalizzati rispettivamente a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in più di 2000 aree, prive di investimenti da parte degli operatori di mercato.
Il finanziamento pubblico previsto dai bandi arriverà a coprire fino al 90% del costo complessivo degli interventi. Le reti finanziate saranno soggette agli obblighi previsti dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).
I bandi sono gestiti da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia. Gli operatori potranno presentarsi in forma individuale o associata. Le offerte possono essere destinate indistintamente e senza vincoli ad un solo lotto, ad alcuni o a tutti i lotti posti a gara.
Ai 2 miliardi previsti dal bando, si sommano 3,7 miliardi stanziati per il bando Italia a 1 Giga. Circa 600 milioni per connettere scuole, ospedali e strutture sanitarie. Mentre oltre 45 milioni per raggiungere le isole minori, previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il 2022.
Maria Antonietta Ferraro