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IoT e Smart city: la strategia del Consiglio d’Europa

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Il Consiglio d’Europa ha delineato una strategia per implementare lo sviluppo delle smart city.

il Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa, nella sua 43ma sessione a Strasburgo, in Francia, ha adottato due relazioni sulle prospettive e le sfide per la governance locale e regionale.

Il Congresso d’Europa, organizzazione internazionale che promuove la democrazia, i diritti umani e l’identità culturale europea, ha fornito una serie di raccomandazioni in merito ai temi caldi dello sviluppo tecnologico e digitale, parliamo di sensori, software, algoritmi, piattaforme, telecamere e app. Infatti, il Consiglio ritiene fondamentale implementare tali tecnologie, nell’ottica dell’inclusione e della sostenibilità. Proprio perchè le smart city, nella loro costituzione, devono focalizzarsi sull’essere umano, il suo benessere e i suoi diritti. 

Lotta al digital divide attraverso l’IoT

L’organizzazione europea nel report sottolinea come costituire delle smart city sostenibili ed inclusive. Innanzitutto, risulta fondamentale coinvolgere attivamente i cittadini, “indirizzando in modo proattivo le politiche in materia di digitalizzazione e promuovere l’innovazione sulla base dei bisogni e delle richieste della comunità”. Dunque, una tecnologia che si conformi ai diritti umani, alla democrazia e allo sviluppo sostenibile. 

Le smart city dovrebbero aiutare a contenere il fenomeno del digital divide, in modo che le nuove tecnologie non aggravino le disparità socio-economiche e la discriminazione. Altro punto fondamentale e problematico è la tutela della privacy, le smart city infatti dovrebbero garantire la protezione dei dati sensibili dei cittadini.

Il Congresso, dunque, raccomanda di guardare alla tecnologia come ad uno strumento per migliorare la qualità della democrazia locale e regionale, quella dei servizi pubblici, la mobilità e l’efficienza energetica. Senza trascurare la piaga dell’inquinamento, al fine di creare città e regioni sostenibili.

Maria Antonietta Ferraro