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Migrazione in Cloud, accelerata per la PA

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Secondo l’indagine presentata da FPA al  Forum PA 2022, il PNRR rappresenta un’opportunità da non perdere per accelerare la migrazione in Cloud della PA.

Oltre la metà degli intervistati giudica soddisfacente il livello di maturità della propria amministrazione in merito all’ approccio cloud first nella gestione di dati e servizi. Mentre solo 1 intervistato su 5 dà un riscontro negativo a riguardo. Il 30% della popolazione intervistata pensa che si può fare di più.

Percezioni delle PA

Più del 50% delle PA intervistate ha in programma di utilizzare le risorse del PNRR per sostenere il percorso di migrazione in Cloud dei propri dati e servizi. Rispetto al 24% che non lo ha fatto e di un ulteriore 24% ancora dubbioso in merito. La netta divisione è indice che il digitale si sta muovendo nella giusta direzione.

Secondo la percezione delle PA intervistate, i principali benefici ottenuti  attraverso l’utilizzo del Cloud sono: La scalabilità delle risorse (55%) e l’agilità operativa (48%). Così come l’efficienza e la riduzione dei costi Ict (44%) e la protezione del dato in conformità con la normativa (43%). Seguono la sicurezza e la facilità nella risoluzione degli incidenti (34%) e la velocità nella realizzazione dei servizi digitali (26%).

Gli ostacoli alla migrazione in Cloud risultano essere: Il rischio di Lock-In, cioè la difficoltà di svincolarsi dal provider a cui ci si è affidati. Seguono a ruota la mancanza di competenze interne (48%) e la complessità del processo di migrazione (40%). Ulteriori paure sono quelle legate ad un possibile incremento dei costi (34%) e alla difficoltà nella gestione della connettività (32%).

In merito al processo di transizione digitale, secondo 3 PA su 4 sostengono che il partner tecnologico a cui affidare la propria migrazione al cloud dovrebbe avere la capacità di offrire non solo supporto tecnologico, ma anche supporto al change management.

Maria Antonietta Ferraro