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Breton: “cyber scudo” comune per i Paesi Ue

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Thierry Breton, commissario europeo al mercato interno, parla della costituzione di un “cyber scudo” comune per i Paesi membri.

Nel corso di un’intervista, il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton definisce la volontà di costituire uno scudo cyber comune per i Paesi europei. “L’Europa deve proteggere il suo cyber spazio per evidenti ragioni di sovranità. Al di là degli sforzi di ogni Paese, dobbiamo unire le nostre forze per essere più efficaci insieme nell’individuazione, la difesa e la dissuasione. Con la guerra in Ucraina i cyberattacchi sono aumentati l’anno corso del 140% in Europa. In questo contesto, la mutualizzazione e il coordinamento delle nostre forze a livello europeo diventano più necessarie che mai, perchè la minaccia di estenderà”.

Sempre in relazione al tema cybersecurity, durante un intervento al Forum internazionale sulla sicurezza informatica, Breton afferma: “tra poche settimane la Commissione proporrà un Cyber Solidarity Act per istituire un’infrastruttura europea di centri operativi di sicurezza (Soc) che scansioneranno la rete utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale e individueranno i segnali deboli degli attacchi.

Breton continua – “Questa infrastruttura comune europea di rilevamento avanzato costituirà un vero e proprio scudo informatico europeo e sarà una sorta di ‘cupola di protezione europea‘. Sarà, per così dire, il nostro Cyber Galileo. Ma oltre ai Soc, dobbiamo anche rafforzare la sicurezza e la resilienza delle nostre infrastrutture critiche. A tal fine, stiamo allestendo, in collaborazione con gli Stati membri, scenari di attacco e test di penetrazione. Oggi ci vogliono in media 190 giorni per rilevare un attacco cyber sofisticato. Dobbiamo ridurre drasticamente questo tempo a poche ore”.

Il commissario sottilinea – “l’Europa deve attrezzarsi meglio per affrontare un attacco grave. Dobbiamo scambiare più informazioni tra di noi, creare una vera capacità operativa per la gestione congiunta delle crisi e gettare le basi per una vera solidarietà europea e per l’assistenza reciproca. Questo è il senso del meccanismo di emergenza informatica che sarà incluso anche nell’imminente legge sulla solidarietà informatica”.

Maria Antonietta Ferraro