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Omnia Group, oltre 4 milioni di documenti dematerializzati con Demat 

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Francesco Venturi, Sales Manager del gruppo, ha presentato al Paperless & Digital Awards il progetto digitale realizzato per tre grandi cooperative del settore GDO

Il processo di dematerializzazione dei documenti cartacei sta prendendo sempre più piede, soprattutto in grandi aziende dove la mole di dati risulta enorme e complicata da gestire. Un processo necessario, in linea con le direttive imposte dai parametri ESG che puntano alla sostenibilità aziendale. Costi di gestione del materiale cartaceo e inefficienze riguardo l’operatività dei processi i problemi principali che vedono qui l’inserimento del progetto Demat ad opera di Omnia Group, azienda da oltre 25 anni a supporto di medie e grandi realtà nei processi di digitalizzazione. A parlarne durante il Paperless & Digital Awards è stato Francesco Venturi, Sales Manager di Omnia Group. 

Il progetto Demat, presentato al Paperless & Digital Awards, riguarda il processo di digitalizzazione e dematerializzazione in ambito della Grande Distribuzione Organizzata – ha spiegato Venturi – Abbiamo lavorato per tre grandi cooperative del settore della Grande Distribuzione Organizzata operanti sul territorio italiano, tra cui la Coop. Avevano la necessità di efficientare i processi legati al ciclo di vita dei propri soci, relativi sia agli sportelli fisici sia ai punti vendita. Tutto il processo era gestito in modalità standard, con moduli cartacei stampati e fatti firmare in presenza dai soci. Sostanzialmente il progetto ha previsto una digitalizzazione completa di tutte le fasi. Abbiamo introdotto un set di tecnologie e soluzioni software che hanno consentito la digitalizzazione e dematerializzazione dei documenti che ora non vengono più stampati ma prodotti in formato digitale. Questi sono consultabili tramite tablet, col quale i clienti possono visualizzare anche il contenuto informativo di quello che viene firmato. Tramite la FEA, la firma elettronica avanzata, che ha delle caratteristiche particolari che le permettono di rilevare i parametri biometrici del firmatario tali da dare al contenuto digitale la stessa valenza di un contenuto cartaceo. Un progetto d’integrazione orchestrato da un service bus che si è occupato di orchestrare tutte le componenti”. 

Notevoli i vantaggi in termini di sostenibilità. I numeri raggiunti dal progetto confermano le potenzialità delle politiche di dematerializzazione e digitalizzazione. “Si tratta di circa 600 punti soci distribuiti in tutta Italia, 3 milioni di soci e circa 4 milioni di documenti dematerializzati ogni anno” ha affermato Venturi.