Brunetta e Franco emanano le linee guida aggiornate relative alle nuove competenze professionali delle amministrazioni pubbliche.
Il Ministro per l’Amministrazione pubblica, Renato Brunetta, insieme al ministro per l’Economia e la Finanza, Daniele Franco, emettono le “Linee di indirizzo per l’individuazione dei nuovi fabbisogni professionali da parte delle amministrazioni pubbliche”. A breve pubblicate in Gazzetta ufficiale.
L’obiettivo delle nuove linee guida per la PA Digitale
Le linee guida si basano su tre elementi strettamente correlati: sapere, saper fare e saper essere. Infatti, le amministrazioni dovranno identificare il proprio fabbisogno personale in relazione ai processi di digitalizzazione e transizione ecologica. Dunque, i nuovi dipendenti dovranno rappresentare innovative figure professionali, sostitute delle attuali figure amministrative aspecifiche. Parliamo di esperti del digitale, di e-procurement, di sostenibilità, e di project management. Nuove competenze che devono sostenere la transizione ad una PA Digitale, prevista dal PNRR.
Quindi le linee guida del 2018 subiscono un aggiornamento. Eccone le principali novità introdotte:
- La gestione per competenze;
- L’adozione di un modello incentrato sui “profili di ruolo”;
- L’esigenza di una maggiore efficienza e di snellimento burocratico-organizzativo della Pa italiana, più volte richiamata dalla Commissione europea;
- Intervento sul personale superando il mansionismo, cioè l’attribuzione al personale di compiti rigidamente definiti e standardizzati, che diventano un limite all’azione amministrativa;
- Il concetto di “profilo professionale” viene sostituito da quello di “famiglia professionale”, che denota un insieme complesso di profili, ruoli e competenze. In base alla complessità dell’organizzazione;
- Focus sulle soft skills. Intese, ad esempio, come capacità di innovare le procedure amministrative, lavorare in squadra e prendere decisioni in modo autonomo.
Maria Antonietta Ferraro