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TikTok, multa da 5 milioni di euro per “cookie ambigui”

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TikTok, il famosissimo social cinese è stato sanzionato con una multa da 5 milioni di euro. Per cookie “difficili da rifiutare”.

La Commissione Nazionale per l’informatica e la Libertà (Cnil) condanna TikTok a pagare una multa da 5 milioni di euro per non aver incluso sul suo sito web un sistema che permetta agli utenti di rifiutare in modo chiaro e semplice i cookie.

I controlli e la relativa sanzione economica, precisa il garante per la privacy francese, “non riguarda l’app , bensì il sito web di TikTok“.

La nota ufficiale del Cnil

La Commissione Nazionale per l’informatica e la Libertà, comunica la notizia attraverso una nota ufficiale:” Il comitato ristretto, organo competente per l’emanazione delle sanzioni, ha ritenuto che TikTok Information Technologies Us Limited (TikTok Uk) e TikTok Technologiy Limited (TikTok Ireland) non abbiano rispettato gli obblighi previsti nell’articolo 82 della legge francese sulla protezione dei dati”. 

La nota continua – “l’importo di questa sanzione è stato deciso sulla base delle violazioni individuate, del numero di persone interessate, compresi i minori, e delle numerose comunicazioni precedenti della Cnil sul fatto che deve essere semplice rifiutare i cookie quanto accettarli”. 

La multa è scattata dal momento in cui TikTok avrebbe reso più complesso il meccanismo di rifiuto dei cookie. Non inserendo una soluzione equivalente (pulsante o altro) per consentire all’utente di Internet di rifiutare il cookie con la stessa facilità di accettazione. Infatti, “sono stati necessari diversi clic per rifiutare tutti i cookie, anziché uno solo per accettarli”.

L’escamotage del social cinese viola l’articolo 82 della legge francese sulla protezione dei dati. Dunque, il Comitato da ritenuto che “rendere più complesso il meccanismo di rifiuto, scoraggiasse di fatto gli utenti dal rifiutare i cookie e li incoraggiasse a preferire la comodità del pulsante ‘accetta tutto’”. Inoltre, aggiunge il Comitato – “gli utenti non sono stati informati in modo sufficientemente preciso delle finalità dei cookie. Né nel banner informativo di primo livello, né nell’ambito dell’interfaccia di scelta accessibile dopo aver cliccato su un link presente nel banner”.

Maria Antonietta Ferraro